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COME TRASFORMARE LA SOFFERENZA CON LA MEDITAZIONE E LA MINDFULNESS

Scopri come la pratica della meditazione mindfulness ti permette di guardare in profondità e di trasformare le tue ferite in risorse attraverso consapevolezza e amore.

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Talvolta, di fronte all’immensità del creato possiamo contattare la nostra vera natura eterna, sorridere e lasciare evaporare ciò che è superfluo, per fiorire in una costante trasformazione.

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Il grande segreto per vivere in pace è riconoscere e trasformare la sofferenza, non fuggire da essa. Un proposito difficile da perseguire. Il dolore ci spaventa e la società in cui viviamo ci suggerisce molteplici scappatoie per non guardare in profondità ciò che ci tormenta.

C’è chi per non sentire la sofferenza usa il cibo, chi si stordisce con la televisione o con gli smartphone, l’alcol o altri strumenti di distrazione di massa.

L’ORIGINE DELLA SOFFERENZA

Ogni bambino piccolo che inizia a manifestare se stesso, cerca nel contempo l’approvazione ed il riconoscimento dei propri genitori come una piccola pianta cerca acqua, luce e aria.

Quando una qualità non viene accettata e riconosciuta, magari perché i genitori vogliono che il bambino sia così o colà, al bambino non resta altro che modificare se stesso, reprimendo o negando questa qualità non accettata, perché ha bisogno del loro amore e riconoscimento. 

 Questa strategia si è automatizzata nel corso degli anni nel pensiero e nelle emozioni dell’adulto che siamo diventati, formando il nostro Ego. Così soffriamo perché abbiamo un identità da proteggere. Abbiamo paura perchè essa può essere minacciata in qualsiasi momento da circostanze che non puoi controllare. Ci arrabbiamo perché non riceviamo la giusta attenzione da parte degli altri e tutto ciò diventa un fardello che ci opprime istante dopo istante. 

Iniziamo a cercare l’ego: non negli altri – che non ci riguarda – ma in noi stessi. Tutte le volte che ci sentiamo infelici, meschini, chiudiamo immediatamente gli occhi: cerchiamo di scoprire dove ha origine questa infelicita’, e ogni volta scopriremo che il nostro falso centro e’ entrato in conflitto con qualcuno.

Ci aspettiamo qualcosa…e non succede niente. Ci aspettiamo qualcosa…e accade tutto il contrario: il nostro ego ne rimane sconvolto, cade nell’infelicita’ piu’ nera. Limitiamoci ad osservarlo: quando ci sentiamo infelici proviamo a scoprirne il motivo.

Il motivo fondamentale e’ dentro di noi, ma noi guardiamo sempre al di fuori, chiediamo sempre: chi mi rende cosi’ infelice? Se guardiamo all’esterno non lo scopriremo mai. Limitiamoci a chiudere gli occhi e a guardare sempre dentro di noi.

SOFFERENZA E FELICITÀ NON SONO SEPARATE

Quando soffriamo, tendiamo a pensare che in quel momento ci sia solo sofferenza e che la felicità appartenga a un altro luogo e a un altro tempo. Spesso ci si chiede ‘ Perchè devo soffrire?’. Pensare che dovremmo essere capaci di condurre una vita del tutto priva di sofferenza è un illusione come pensare che dovremmo riuscire ad avere un lato sinistro senza un lato destro. Lo stesso vale se pensiamo di avere una vita in cui non c’è assolutamente alcun genere di felicità. Così come se non c’è destra non c’è neppure sinistra allo stesso modo dove non c’è sofferenza non c’è neppure felicità e viceversa.

Attraverso la pratica costante impariamo come trasformare la sofferenza con la meditazione , allenando la nostra visione profonda ed imparando a vedere come in ogni momento siano presenti sia la sofferenza che la felicità e comprendendo come entrare in contatto con loro. Ogni giorno meditando e osservando profondamente corpo, sensi, pensieri ed emozioni nel qui ed ora facciamo un passo avanti per comprendere che sofferenza e felicità non sono due cose separate.  

Se vuoi approfondire delle specifiche tecniche su come trasformare la sofferenza con la meditazione , ne parlo qui.

PRESENZA MENTALE : LA MEDICINA CHE GUARISCE

La presenza mentale è il modo migliore per stare con la propria sofferenza senza esserne sopraffatti. La presenza mentale ci insegna come trasformare la sofferenza perchè è la capacità di dimorare nel momento presente, di rivolgere l’attenzione in maniera non giudicante a cosa accade nel qui ed ora. Quando inspiriamo e sappiamo che stiamo inspirando, questa è consapevolezza. Quando facciamo un passo e sappiamo che lo stiamo facendo, questa è consapevolezza. La consapevolezza è sempre consapevolezza di qualcosa; è l’energia che ci aiuta a essere coscienti di quello che succede proprio qui ed ora, nel nostro corpo, nelle sensazioni, nelle percezioni e tutt’intorno a noi. Leggi di più sul potere del più sul potere del qui ed ora qui.

Con la consapevolezza, sai riconoscere la presenza della sofferenza in te stesso e nel mondo. È con quella stessa energia che abbracci teneramente la sofferenza. Essendo consapevoli dell’inspirazione e dell’espirazione si genera l’energia della presenza mentale, che permette di continuare a cullare la propria sofferenza. Coloro che praticano la presenza mentale possono aiutarsi a sostenersi gli uni con gli altri nell’opera di riconoscere, abbracciare e trasformare la sofferenza

Con la presenza mentale non abbiamo più paura del dolore; possiamo addirittura andare oltre e fare buon uso della sofferenza per generare l’energia della comprensione e della compassione che ci guarisce, e possiamo aiutare gli altri a guarire e anche ad essere felici.

Thich Nhat Hanh

PRATICARE LA CONSAPEVOLEZZA EQUIVALE A PRATICARE L’AMORE 

Amare sé stessi vuol dire molto di più che solo volersi bene e augurarsi che succedano cose positive. L’amore per noi stessi è una pratica, un’arte e nessuno di noi ha imparato fin da piccolo a praticarlo. Attraverso la pratica meditativa alleniamo la nostra capacità di osservare la propria mente e di accogliere amorevolmente le proprie emozioni per arrivare a sviluppare il vero amore per noi stessi, ovvero l’amore per gli aspetti di noi che non amiamo, che nascondiamo, che cerchiamo didimenticare, che neghiamo e combattiamo.

La pratica dell’amore per noi stessi apre la porta a una vita senza alcuna mancanza perché quando amiamo pienamente noi stessi la vita non ha più bisogno di rispecchiarci la mancanza di amore per noi stessi in varie situazioni di scarsità. La pienezza dell’amore si esprimerà in un’abbondanza di gioia nella nostra vita. 

Qui una meditazione guidata per praticare l’attenzione amorevole verso se stessi, una pratica per comprendere esattamente come trasformare la sofferenza con la meditazione:

A chiunque desideri avvicinarsi al mondo della meditazione e delle pratiche olistiche

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